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Olga Karasso

-La materia oscura-

Roberto Serafini: Buonasera a tutti, come moderatore della serata vi do il benvenuto e vi auguro una bellissima serata in compagnia di Olga Karasso, autrice de "La Materia Oscura" e protagonista di questa prima presentazione a cui faranno seguito ben altre 43 serata a partire da settembre a febbraio 2017, con una cadenza di due incontri settimanali. Vorrei intanto postare una descrizione del libro a cura di Maria Cristina Flumiani

 

"In questo racconto “fantascientifico” di Olga Karasso, ironicamente contestatario, il protagonista è uno sconosciuto scrittore di fantascienza che, per sbarcare il lunario, si trova a intervistare un illustre scienziato, personaggio geniale nel suo campo ma con un carattere scostante, che inizialmente lo tratterà con sufficienza e lo prenderà in giro esponendo, sulle recenti scoperte riguardo il mondo subatomico e la Materia Oscura, una serie di opinioni stravaganti, per finire poi per accettarlo e aiutarlo nella stesura di un suo romanzo.Come fosse una pièce teatrale, ne La Materia Oscura - dove la storia parrebbe cominciare, svolgersi e terminare nel raffinato salotto dello scienziato - l'autrice gioca sul senso dell'esistenza umana e sull'idea di Dio, sull'etica e sul sentimento di onnipotenza di molti uomini di scienza. Finale sorprendente e inquietante."

 

1) Roberto Serafini: Vorrei intanto iniziare ad ascoltare (leggere) cosa ci può dire Olga Karasso di sé, iniziando dalla tua infanzia e adolescenza. Che bimba e che ragazza sei stata? Raccontaci qualcosa per poterti conoscere meglio.

 

Olga Karasso: Da bambina timidissima e sin troppo educata sono diventata una ribelle tormentatissima. Provengo da una famiglia molto interessante ma complicata che ha vissuto terribili vicissitudini. Non mi si chieda altro. Ho un inedito nel cassetto da tanti anni che parla delle mie origini.

 

Cristina Flumiani: Allora, devi pubblicarlo assolutamente, sono curiosa. Colgo l'occasione per dirti che sono davvero contenta che ti sia piaciuta la mia prefazione; d'altra parte, quando un libro è valido, è più facile presentarlo. "La materia oscura" è piena di spunti di riflessione, anzi la rileggerò perché voglio approfondire qualche passo. Un abbraccio.

 

Olga Karasso: Ti ringrazio una volta ancora per l'intelligente prefazione e sono felice per il fatto che tu voglia rileggere "La Materia Oscura". Di solito non amo rileggere i miei romanzi subito dopo la pubblicazione in quanto voglio distaccarmene il più possibile e leggerli più avanti come fossi un lettore normale e pronto a criticare, ma ho invece dovuto farlo per la Presentazione. Sono rimasta colpita pure io. Ho davvero una bella fantasia! Preveggenza? Un abbraccio anche da parte mia.

 

2) Roberto Serafini: La vita riserva a ognuno di noi tante cose inaspettate e tanti travagli. Olga dicci, dopo le esperienze fatte nella tua vita, come vedi il mondo oggi? 

 

Olga Karasso:  Amo molto stare tra la gente ma sono fondamentalmente una solitaria. Silenzio e solitudine mi offrono la possibilità di osservare con distacco la realtà che mi si presenta - la mia realtà in quanto ognuno ha la sua e deve mantenerla - e quello che vedo è un periodo di decadenza determinato dalla nostra specie e dalle leggi che governano l'Energia: sale sino a un certo punto poi decade naturalmente. Bisogna essere molto avanti nell'evoluzione per saperla ricaricare nel suo intervallo.

 

Annie Chammas: Per tornare al tuo libro e non lasciare il discorso "energetico" ... quanta energia ti da la scrittura?

 

Olga Karasso: Mi toglie energia.

 

3) Roberto Serafini: Olga Karasso, come mi hai detto hai viaggiato molto, anche nei paesi dell'Est dove un tempo c'erano ancora regimi dittatoriali. Dicci, che significato ha per te la parola libertà? 

 

Olga Karasso:  Libertà è la più splendida delle utopie umane. La sola idea rende l'uomo un guerriero. Accettiamo il fatto che non si possa essere liberi. Siamo condizionati dal nostro DNA, dalla famiglia in cui nasciamo, dalla cultura del Paese in cui viviamo, dalle amicizie, ecc. La stessa civilizzazione toglie libertà. Non ci resta che accettare diventando saggi sapendo che per il momento - e forse no - possiamo pensare liberamente in camera nostra a un mondo migliore.

 

Matteo Angioni: Sì, probabilmente ne riconosciamo il concetto, ma non l'applicazione. Sono d'accordo sul fatto che sia pur sempre una libertà limitata dagli eventi e dalle persone che ci circondano.

 

4) Roberto Serafini: Olga, non vorrei togliere altro spazio ai partecipanti, perciò voglio farti un'ultima domanda. Leggendo il tuo curriculum letterario ho notato che hai scritto tanti libri di genere psicologico o comunque introspettivi. Il libro "La Materia Oscura", il primo di genere fantascientifico (e comunque anche questo molto introspettivo), dimostra una particolare preparazione sugli argomenti di Astronomia e Fisica. Ti sei preparata sulla materia per scrivere questo libro oppure sono argomenti che ti appassionavano già da tempo? E poi perché un libro di fantascienza? 

 

Olga Karasso:  Quando si ha la sfortuna di nascere molto inquieti non accontentandosi di non comprendere il senso della propria vita, si cerca ovunque una chiave di lettura. Si cerca Dio e strada facendo si passa naturalmente dalla filosofia e poi dalla scienza. Il mio interesse per gli argomenti di Astronomia e Fisica è soprattutto di natura mentale e filosofica, così come avveniva nell'Antica Grecia.

 

5) Annie Chammas: Ciao Olga! Emozionata? Io vorrei sapere se il tuo libro è più "romanzo" o divulgazione scientifica.

 

Olga Karasso:  Non saprei risponderti. Tutti i libri che ho scritto sono estremamente divulgativi: ognuno in un campo diverso. Non amo scrivere romanzi d'amore. Amo volare in spazi aperti.

 

Roberto Serafini: Io che l'ho letto posso dire che è più romanzo, anche se uno dei due personaggi principali è un noto scienziato che espone le sue teorie. In ogni caso le teorie esposte nel libro sono un pretesto per diffondere un messaggio ben più grande.

 

Olga Karasso:  Certo! Ho in mente un'idea e poi creo i personaggi che mi permetteranno di esprimerla.

 

Ilaria Bassoli: Anche io l'ho letto e penso che l'aura fantascientifica sia una intrigante cornice per affondare nel tema filosofico. In fondo sin dall'antichita' scienza e filosofia hanno numerosi punti di contatto.

 

6) Sandra Palmisano: Ciao, Olga. La fantascienza è il tuo genere narrativo oppure hai pubblicato racconti di genere diverso? Se sì, quale senti più tuo?

 

Olga Karasso:  Tutti i miei romanzi sono, oltre che psicologici, piuttosto metafisici. Diciamo che sono un poco folli, no molto.

 

Sandra Palmisano Quel pizzico di follia dei geni...

 

Cristina Paola Colesanti Sembra anche a me, sì!

 

7) Matteo Angioni:Trovo interessante il fatto che il libro possa affrontare tematiche come l'esistenza umana e Dio. Immagino una contrapposizione di vedute tra questo scienziato e lo scrittore. Mi piacerebbe sapere come esse vengono sviluppate, senza ovviamente voler conoscere troppo della trama.

 

Olga Karasso:  Devi leggere il libro. Non dovrei dirlo io ma sono sicura che ti piacerà. C'è troppo gioco tra i due personaggi perché io possa riassumerlo.

 

Roberto Serafini: Infatti è impossibile riassumerlo in poche righe.

 

Ilaria Bassoli: Non potremmo dire che lo scienziato è di vedute ed orizzonti molto ampi e vola alto mentre il giornalista rimane decisamente troppo ancorato alla piccola realtà umana? Cosa ne dici Olga Karasso?

 

Olga Karasso: Il giornalista è uno di noi mentre lo scienziato forse...

 

8) Cristina Paola Colesanti: Olga quali sono le tue fonti d'ispirazione e qual è l'impulso che ti spinge a scrivere, a mettere insomma nero su bianco i tuoi pensieri, le tue sensazioni?

 

Olga Karasso:  Ero bravissima in Italiano. Ho iniziato a scrivere giovanissima. Uno scrive, l'altro dipinge, quell'altro è un inventore...

 

Cristina Paola Colesanti: Olga una famiglia così è impagabile! Da romanzo!

 

9) Lisa Lisa: Buonasera Olga, sono curiosa di sapere se hai un genere prediletto o se ti affacci un po' in tutto quando scrivi.

 

Olga Karasso:  No. Osservo molto. La vita è un mistero. C'è tanto da scoprire.

 

10) Lina Andreozzi: Cosa ti ha dato l'ispirazione per la scrittura di questo libro fantascientifico?

 

Olga Karasso:  Il mio desiderio di dare una sveglia. Il Pianeta con i suoi oltre 7 miliardi di umani più o meno ipnotizzati sta andando a pezzi e noi progettiamo di mettere il piede su Marte invece di correre ai ripari.

 

Annie Chammas: Quindi credi che la "decadenza" non sia inevitabile?

 

Olga Karasso: Vedo un abbassamento generale del quoziente intellettivo.

 

11) Vincenzo Petrillo: Cosa significa per te la scrittura e cosa ti suscita ogni volta che mette inchiostro su carta?

 

Olga Karasso: E' una seconda natura. Non ci penso. Scrivo quando ritengo sia il momento.

 

12) Robert King: Ciao Olga, qual è il personaggio del tuo romanzo di cui vai più fiera, al quale ti sei affezionata maggiormente, per intenderci?

 

Olga Karasso: Dopo avere creato un personaggio, me ne distacco. So tutto di lui. Sono un poco infedele e corro a incontrare un altro che non conosco a fondo. Amo scherzare.

 

Robert King: Quindi non ti capita proprio mai di affezionarti ad un personaggio piu che ad altri?

 

Olga Karasso: Amo molto il mio romanzo IBIS che mi fu contestato perché troppo in anticipo sui tempi. IBIS è un cane.

 

Roberto Serafini: Benissimo, ringrazio tutti i partecipanti che sono intervenuti e che hanno reso questa prima presentazione molto ricca e interessante. Se Olga vorrà approfondire qualche tematica emersa dalle domande potrà farlo rileggendo i post, che comunque rimarranno. Voglio intanto lasciare il link della pagina autore sul sito Youcanprint http://www.youcanprint.it/autori/11239/olga-karasso.html#.V5u8U7iLTIU dove è possibile acquistare tutti i suoi libri. Gli stessi sono anche acquistabili in tutti gli store online. Grazie ancora a tutti e buona serata.

 

La pagina Facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/1088121397930030/

 

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