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PRIMA EDIZIONE 2016

"Noi ci leggiamo"

ENZA VENTURELLI. VI RACCONTO IL MIO COSIMO CRISTINA
di Roberto Serafini

Lettura e commento di CRISTINA P. COLESANTI

 

Benché il libro di Roberto Serafini sia incentrato sulla figura di un giornalista, Cosimo Cristina, ucciso dalla mafia nel 1960, in realtà ci racconta la storia di due giovani che si amano, lo scambio di lettere tra i due fidanzati ci mostra uno spaccato della vita che si faceva in quegli anni, com’era la gioventù di allora, cosa pensava e come viveva i rapporti sentimentali. Roberto ha svolto un gran lavoro di collazione e raccolta dati e si è calato nei panni della
giovane nissena,ha riportato in luce questo periodo buio, ma al tempo stesso radioso del passato di Enza, tragicamente conclusosi. Un libro toccante, che ci restituisce però il lato umano di un giornalista coraggioso e di una donna innamorata e solare.

DIO IN UN READING: MONOLOGHI PRIMA DI DORMIRE
di Marco Pedullà

Lettura e commento di FEDERICA DI NOI

 

 

SOLO UN PICCOLO GESTO
di Matteo Angioni

Lettura e commento di GIOVANNA AVIGNONI

 

Per l'iniziativa "Noi ci leggiamo", ho iniziato a leggere al mare "Solo un piccolo gesto " di Matteo Angioni e ho concluso la lettura al lago, certa che Adam, il protagonista, abbia apprezzato il cambio di vedute e di clima.
Il ragazzo è, infatti, abituato a viaggiare spostandosi dall'Australia a Philadelphia fino ad arrivare in Africa. Il viaggio caratterizza il romanzo, ma non si tratta soltanto di spostamenti. Piuttosto la narrazione fa pensare a un viaggio interiore, intrapreso per andare alla ricerca di se stesso e di un perché che tormenta la sua giovane esistenza. Sembra che tutto debba rimanere sospeso nella vita di Adam, che nulla possa diventare definitivo quasi come se il protagonista non permetta al destino di fermarsi e scegliere cosa fare di lui. Pare quasi che il ragazzo non conceda alla vita di toccarlo fino in fondo tanto da riuscire ad assaporarla a pieno. Sospeso nel ricordo di un forte dolore e incerto nel futuro, appare incapace di gestire l'amore e l'amicizia fin quando non incontrerà un piccolo cuore.

VORREI CAMMINARE COME FANNO I BAMBINI
di Giovanna Avignoni

Lettura e commento di MATTEO ANGIONI

 

Per l'iniziativa 'Noi ci leggiamo', io ho letto settimana scorsa il libro 'Vorrei camminare come fanno i bambini' di Giovanna Avignoni. E' un racconto interessante, una storia di vita problematica di una donna che riversa su sua figlia tutto l'amore che non ha saputo ricevere dalla madre, donna estremamente fredda e cinica, ma con un bisogno inespresso di donare affetto. Una scrittura diretta e scorrevole, dotata di grande attenzione verso le sfumature psicologiche dei protagonisti. Lascerò quanto prima una recensione positiva su Mondadori. Complimenti Giovanna.

 

 

SPIRITI GUARDIANI. "LUCE E OSCURITA'"
di Stefania Palamidesi

Lettura e commento di MARCO PEDULLA'

 

Finalmente ho finito di leggere Spiriti Guardiani. Ania e Damian mi sono entrati nel cuore. L’immaginazione che c’è all’interno del libro lascia senza parole e pensieri. Guardiani, demoni e licantropi, un mondo che non dà accesso a tutti, tanta magia e tanti batticuori. Bella descrizione della figura dell'elfo buono e cattivo allo stesso tempo, regole d’amore e di esistenza e una lotta spietata contro le sorti che imprime il tempo. Un finale malinconico ma che dà speranza. 

I RACCONTI DELLO SPECCHIO MAGICO
di Cristina P. Colesanti

Lettura e commento di STEFANIA PALAMIDESI

 

Beh, che dire. A parte il fatto, che ero molto incuriosita dal titolo, per una che la parola "magico" è come il rosso per un toro. Ah ah, a parte gli scherzi, mi è proprio piaciuto tanto. Ci ho messo due giorni per terminarlo e non perché sono piccole novelle e non un vero e proprio romanzo, ma l'ho letto con voglia. Innanzitutto, l'ho trovato scritto molto bene, l'editing è stato curato nei minimi dettagli. Neanche una spaziatura fuori posto. L'aggiunta di foto e disegni è stata una perla geniale per il tipo di narrazione. Ma il clou di tutto è stata l'elegante ironia con cui i racconti vengono narrati. Mi sono ritrovata a sorridere più volte, specie per le piccole freddure che trovavo, tra una storia e l'altra. Ogni storia aveva un che di unico, essenziale e conclusivo. Ho amato seguire le storie che lo specchio di volta in volta, andava a raccontare!!!
Sono stata proprio felice di averlo acquistato: ho avuto naso a prenderlo!!! Bravissima Cristina, perfetto in tutto e per tutto. Ve lo consiglio per il prossimo evento. 

IL CASO DELLA ZAMPATA SELVAGGIA. LE INCREDIBILI AVVENTURE DI MARGOTTINA
di Celestina Monaco

Lettura e commento di ROBERTO RICCI

 

Io avevo acquistato il libro di Celestina Monaco, ma essendo per bambini, l'ho regalato a una cara amica che lo ha apprezzato molto per sua figlia.

CONFESSIONI DI UN PRETE PEDOFILO
di Federica Di Noi

Lettura e commento di ROBERTA FI VISONE

 

Confesso di aver scelto questo libro come ultimo fra quelli disponibili nell'evento youcaniano "Noi ci leggiamo 2016", prima dell'aggiunta di altri autori e libri.
Confesso, inoltre, che sapevo di stare per affrontare un argomento molto delicato, con cui non ho mai avuto esperienza diretta e che, fino a questo evento youcaniano, avevo sentito solo in tv e nel film "V per Vendetta" dall'omonimo graphic novel.
Infine, deve risultare chiaro che non giustifico per nulla quello che per me è un atto criminale.
Tuttavia, ho ben altre confessioni su cui focalizzare l'attenzione.
Partirò dal formato pocket, che ho trovato super adatto per i miei mille impegni, in giro con svariate borse: è stato un gioco da ragazzi leggere il libriccino in poco meno di 7-8 ore, distribuite in due giorni, mentre ero in metro. 
Dal punto di vista della forma, la lettura mi è risultata molto scorrevole, nonostante abbia riscontrato qualche refuso che però non impediva la comprensione del testo.
Dal punto di vista del contenuto, nelle parole, negli aggettivi, nelle frasi, vi è un tocco di sensibilità alternato da una certa brutalità, senza però scendere nella banalità né in un senso né nell'altro. Inoltre, ho trovato molto toccante il legame col lago, luogo non solo fisico, bensì anche dell'anima del protagonista don Angelo, del suo amico di sempre Claudio, nonché della famiglia molto umana del sacerdote che ascolta prima le confessioni di Claudio, per poi confessarsi col proprio padre (quanto con se stesso) in forma epistolare. 
Anche lo spazio onirico è rivestito di una certa concretezza, tanto da non riuscire sempre a distinguere il confine fra sogno e realtà, fra pensiero e azione, e tanto da conferire alle porzioni testuali interessate un'astuta ambiguità.
Ricapitolando, il formato è perfetto per i viaggiatori, il linguaggio usato è semplice e il contenuto è realistico e intriso di sensibilità e rudezza. 
Di solito segno le pagine che mi colpiscono e anche nel caso di "Confessioni di un prete pedofilo" ne ho messe alcune. Ne riporterò una prima di invitarvi a una lettura spassionata di uno spaccato reale di una parte di società fatta di sepolcri imbiancati quanto di persone coerenti:
«Perché, Claudio, perché abbiamo smesso?» gli chiedo, per invitarlo a dare un seguito alla frase con cui ha esordito, senza confessargli che non mi interessa soltanto sapere perché abbiamo smesso di incontrarci al lago, ma che la mia domanda sottintende anche "perché abbiamo smesso di scambiarci speranze e paure nella penombra delle nostre camere? Perché abbiamo smesso di tenerci per mano e di abbracciarci quando ci sentiamo tristi o felici? Perché abbiamo smesso di credere che ci saremo sempre l'uno per l'altro?" Credo però che abbia capito da solo tutte le implicazioni di quello che gli sto chiedendo, perché finalmente si gira a guardarmi, prima di rispondere:
«Tu sei assolutamente sicuro di voler essere sacerdote?»

L'ACCONCIATURA SBAGLIATA
di Roberto Ricci

Lettura e commento di CORADDUZZA LUCA

 

 

POESIE DI PERIFERIA
di Roberta FI Visone

Lettura e commento di GIOVANNI CAPOTORTO

 

Ho gradito molto questa raccolta. Uno stile semplice, senza usare termini troppo ricercati o inutili orpelli, che mira a trasmettere contenuti, sentimenti, emozioni, comunicando direttamente al cuore del lettore, spesso con un pizzico di ironia. Uno spirito abbastanza affine al mio modo di scrivere, di concepire la poesia che me le ha fatte apprezzare da subito.
Belli anche il titolo e l'immagine di copertina utilizzati per Poesie di periferia, che mi avevano subito incuriosito, spingendomi a leggere questo testo.
La raccolta è divisa in 7 sezioni, caratterizzate da un titolo e da un commento introduttivo, contenenti componimenti di lunghezza variabile, scritte generalmente in italiano, con qualche incursione in inglese, francese, tedesco e napoletano.
Personalmente ho apprezzato maggiormente le poesie più brevi, veri piccoli quadri poetici condensati in poche righe dal titolo evocativo.

 

TRA LE SPIGHE D'AMARENA
di Clara Bartoletti

Lettura e commento di SANDRA PALMISANO

 

Brava, Clara. Ho letto con interesse questo romanzo la cui trama è scorrevole, avvincente e mai noiosa.
Colta e profonda, la descrizione di com'era la vita negli anni '70/'80, narrata dal protagonista come esperienza diretta, mi ha fatto rivivere scene simili del mio vissuto.
La Versilia (Viareggio, Pietrasanta) descritta con lo stesso amore dedicato ai personaggi, non è percepita semplicemente come ambientazione, ma sembra fondersi col protagonista - di cui c'è dato conoscere solo il suo soprannome 'Pinin'-: l'odore della terra gli impregna la pelle; della brezza del mare sono intrisi i suoi capelli; la salsedine trasuda dai suoi pori e il sapore delle amarene gli appaga il palato.
Anche il tempo fluisce attraverso Pinin, secondo variabili indefinite, e scorre come le reminiscenze tra le spighe di grano, poiché Clara, per trattare gli aspetti psicologici del personaggio, gli offre molte occasioni per rivangare i ricordi di tutta la vita; gli affetti, le amicizie, le gioie e i rimpianti. Così una telefonata oppure un'amina ascoltante sono opportunità per un flashback. E già! Perché Pinin, come la nonna materna, ha il dono di parlare con le anime. Ex poliziotto e giornalista di cronaca nera, Pinin viene ingaggiato dall'economista Nico Bonci per ritrovare il fratello gemello, Leon, scomparso nel 1985. Pinin scoprirà che alla vicenda di Leon è legata anche la scomparsa di una sua amica, Zoe. Attraverso questi due personaggi, vengono affrontati altri aspetti psicologici, umani e sociali. Leon è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo, mentre Zoe è una ragazza con problemi familiari, legati alla tossicodipendenza dei genitori e al temperamento violento del padre.
Con il viaggio di Pinin, intrapreso alla ricerca dei due ragazzi ormai adulti, si snocciola la trama originale, sino al colpo di scena finale: 'Se entri in un cunicolo con una mano di carte, siamo certi che al ritorno troveremo le stesse sul tavolo?' Bella domanda!
Complimenti, Clara. 'Tra le spighe d'amarena' non poteva avere altro titolo, ne consiglio davvero la lettura.

LA MATERIA OSCURA
di Olga Karasso

Lettura e commento di ROBERTO SERAFINI

 

Sono rimasto molto colpito e affascinato da questo libro di Olga Karasso, davvero particolare, molto originale, direi anche di elevata cultura scientifica oltre che fantascientifica. Un giornalista con la passione della scrittura inizia a scrivere un romanzo di fantascienza, in particolare sul contatto con gli alieni, ma ha il classico blocco dello scrittore. Fortunatamente viene incaricato dal suo giornale di intervistare un noto scienzato che, dopo un primo incontro andato male, lo prende in simpatia e lo invita a parlare e discutere di argomenti inerenti la nostra esistenza, la vita, la civiltà umana, universi paralleli, teorie cosmologiche, forme di vita aliene, il tutto per offrire degli spunti al giornalista per aiutarlo a proseguire il suo romanzo, ma che sono altrettatanti spunti di riflessione per tutti noi. Il romanzo prende vita dopo ogni incontro con lo scienziato e noi possiamo leggere in anteprima l'evolversi della storia, che di volta in volta viene sottoposta al suo mentore per un'analisi critica e spassionata. Lo scienziato lo sprona a proseguire, ritoccare, migliorare, osare di più in certi punti, "ricordare" cose che probabilmente sono dentro ognuno di noi in quanto, forse, proveniamo anche noi da qualche parte remota dell'Universo. Un libro molto interessante che va "gustato" con molta attenzione e concentrazione. Una nota di merito va anche allo stile perfetto e senza sbavature. Concludendo, Olga Karasso è un'autrice che sono stato molto contento di leggere e scoprire.

L'UOMO CHE VENNE UCCISO TRE VOLTE
di Coradduzza Luca

Lettura e commento di ROBERTA BIANCHESSI

 

Leggo con piacere gialli e thriller, ho iniziato con la serie di Poirot e Miss Marple, raggiungendo qualche libro di Sherlock Holmes e la serie di Maigret. L'opera L'UOMO CHE VENNE UCCISO TRE VOLTE ripercorre alcuni dei capisaldi di questi autori: il duo MAXPONS&DUCA, le storie parallele dei personaggi, le atmosfere un poco di provincia.
Una lettura piacevole e scorrevolissima, che ti permette di apprezzare subito i personaggi che ti accompagnano verso la conclusione, con sottili ragionamenti e false piste. Ovviamente, a pelle, ci si affeziona a questo o quel personaggio. Io faccio il tifo per Max Pons :) che ha vissuto una vita avventurosa, che si intreccia alla storia del delitto.
Nell 90 pagine del libro non ci sono tempi morti, ogni storia nella storia tiene il lettore sull'attenti, in attesa di scoprire come il delitto verrà risolto dagli improvvisati investigatori.
Attendo la seconda avventura del duo

LA PROFEZIA DEI GEMELLI. LA RIUNIFICAZIONE
di Sandra Palmisano

Lettura e commento di CELESTINA MONACO

 

 

LUNGO GLI ARGINI
di Giovanni Capotorto

Lettura e commento di OLGA KARASSO

 

Ho appena finito di leggere la raccolta di di poesie “Lungo gli argini” di Giovanni Capotorto. In questi versi, che affrontano temi importanti che riguardano molteplici aspetti dell'identità umana nel suo dolore più profondo e nella sua sete di conoscenza, ho gradito la leggerezza, la musicalità e la semplicità di espressione che arriva a chiunque. Ho gradito la ribellione dolce che apre alla speranza e alla riparazione.

 

UN SEGRETO È COME UNA  BUGIA
di Roberta Bianchessi

Lettura e commento di CLARA BARTOLETTI

 

I segreti portano con se solo solitudine, dice a certo punto Segreto, lo psicologo. E bisogna dire che tutti i personaggi del romanzo sono soli ecombattuti da un passato che ritorna inesorabile attraverso la ricostruzione degli eventi tramite flashback che si intrecciano agli avvenimenti del presente. 
Dal romanzo, oltre all'intreccio di due storie apparentemente dissociate - il forse suicidio di un allenatore di basket e l'incidente d'auto di un ragazzo avvenuta molti anni prima - emergono i problemi psicologici e spesso devastanti dei personaggi che orbitano intorno al topic letterario. Roberta stuzzica il lettore a cercare la verità, non scontata e il finale riserva, a mio avviso un cinico appunto che io posso riassumere, per evitare spoiler, con il proverbio morte tua vita mea, anche se poi il destino non sempre accontenta il motto, anzi spesso si diverte a capovolgere gli intenti, peggiorando situazioni che si pensavano... migliorabili!
Un giallo italiano, la storia di svolge nel Milanese, che si fa leggere in pochi giorni, anche se ogni tanto la lettura richiede una rilettura di pagine precedenti per rifinire il quadro completo. 
Per la prosa, ed è il mio giudizio soggettivo!, trovo che Roberta si esprima meglio nelle rimembranze feedback, forse perché riesce a entrare negli stati d'animo della protagonista, o dei vari personaggi, riuscendo a descrivere situazioni e luoghi con l'uso di parole meno precise nel dettaglio, ma sicuramente più di largo respiro.

PROSTITUTA PER DOVERE
di Vincenzo Saglimbene

Lettura e commento di GENNARO PALAZZO

 

 

UNA FRASE PER TUTTI
di Gennaro Palazzo

Lettura e commento di VINCENZO SAGLIMBENE

 

Non è una storia nata da una esperienza personale, né una storia inventata, non è una storia. Il titolo una "frase per tutti", non ha suscitato nessuna curiosità in me, molte delle frasi presenti sono prese da google o comunque le trovi anche su google, dopo circa dieci pagine ho smesso di leggerlo, non mi è piaciuto.

A Gennaro dico solo che la mia recensioni, vuole essere una critica costruttiva, non una critica messa li per parlare male del libro. In bocca al lupo per il suo prossimo lavoro.

 

 

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